CIO’ CHE SI CHIAMA TRADIZIONE

a cura di Carlo Weiblingen

“Non esiste una storia degli dèi: può esistere una storia del divino che si manifesta nel mondo, che partecipa della vita degli uomini, degli animali e delle piante, che palpita in loro e per loro, costituendo il vincolo tra passato e presente che s’infutura nel domani. Ciò che conta veramente, pure essendo invisibile e inesprimibile, è in realtà il presente – il terzo volto, quello nascosto, di Giano – cioè la presenza degli dèi.
Compito degli uomini è riassumere, rivivere, percepire il passato in sintonia con le presenze archetipiche immanenti in una data terra e in una data stirpe, inverandole per il futuro: è quello che si chiama propriamente Tradizione.
Senza questo passato metafisico, che anticipa, consacra, fa reale il presente, non sarebbe possibile salvare la quotidianità, fornendole dei precedenti assoluti oggettivamente veri”.
(Renato Del Ponte)

CIO’ CHE SI CHIAMA TRADIZIONE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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