a cura di Rainaldo Graziani
Il rappresentante di un piccolo Paese di un miliardo e mezzo di persone e con una forza economica forse maggiore della Polonia ha voluto rilasciare un commento:
“Ciò che è veramente preoccupante è l’impatto devastante degli Stati Uniti sulla pace e sulla stabilità nel mondo. Gli Stati Uniti sono il più grande produttore di guerra. Gli Stati Uniti non sono stati in guerra solo 16 anni dei suoi 240 anni di storia: hanno avviato l’80% dei conflitti armati mondiali dalla fine della II° Guerra mondiale, violano la sovranità di altri paesi e interferiscono nei loro affari.
Dalla fine della II° Guerra Mondiale, gli Stati Uniti hanno tentato di rovesciare oltre 50 governi stranieri, interferito nelle elezioni in almeno 30 paesi e tentato di assassinare oltre 50 leader stranieri. Le guerre della NATO guidate dagli Stati Uniti contro l’Afghanistan, l’Iraq e la Siria hanno provocato più di 900.000 morti e 37 milioni di rifugiati.
Finché continueranno le politiche egemoniche e le tendenze bellicose degli Stati Uniti, non ci sarà pace nel mondo.”
