di Andrea Sartori
Pare che Caterina, la madre di Leonardo da Vinci fosse una principessa circassa venduta come schiava a Firenze. Era da un po’ di tempo che girava questa teoria ma ora Carlo Vecce, uno dei massimi esperti di Leonardo, sostiene di averne trovato i documenti.
Che ne penso? Possibile. Il cardinale Carlo de’ Medici era figlio illegittimo di Cosimo e di una schiava circassa comprata a Venezia di nome Maddalena. Ser Piero da Vinci, notaio della Repubblica, era abbastanza in alto per permettersi una schiava.
Questo sta suscitando un vespaio nella dissidenza che vede l’ennesimo affronto alla purezza di sangue italiana. E si nota come pure la dissidenza, che un anno fa giustamente condannava il neopositivismo dei Burioni e dei Bassetti, sia aggrappata allo stesso neopositivismo ottocentesca ossessionato dalla genetica che poi sfociò nel nazismo. E va ammesso, nella dissidenza molti sono effettivamente attaccati a quelle ideologie come molti sono putiniani perché stalinisti. Il mainstream ha proposto un totalitarismo nuovo, la dissidenza è in gran parte “conservatrice” e aggrappata ai totalitarismi d’antan. Noi libertari siamo quattro gatti.
Tornando a Leonardo se anche fosse mezzo circasso? La sua gloria è culturalmente italiana: la cultura non è dettata dalla genetica, queste scemenze sono davvero pseudoscienza anche a prescindere dagli orrori cui hanno condotto.
E cos’è geneticamente l’Italia? Un miscuglio di greci, cartaginesi, latini, celti, arabi, longobardi, normanni e chi più ne ha più ne metta. Ci sono popoli come Etruschi e Sardi di cui nemmeno si conosce l’origine. L’Impero Romano ha avuto imperatori libici e siriani.
In tutto questo esiste una cultura italiana ben definita. Leonardo fu spiritualmente toscano anche se mezzo circasso (forse).
Lo spirito conta, la genetica no.
