di Giovane Mesbet
Gli antichi Sciamani scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.
Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa.
Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los Voladores, ovvero quelli che volano.
Il Voladores è la mente umana, è il chiacchiericcio mentale, è la lamentela, sono le emozioni negative, è rimuginare nel passato e vivere nell’attesa del futuro, è evitare il momento presente, è ogni idea e ideologia con cui ci identifichiamo, è tutto ciò che ci impedisce di percepire la nostra natura divina connessa con il tutto.
I predatori (Voladores) alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione.
Le fiamme energetiche generate da queste qualità “disarmoniche” sono il loro cibo prediletto.
I Voladores non amano le qualità vibrazionali della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà; in altre parole, aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di Coscienza.
Eckhart Tolle afferma: “Non essere capaci di smettere di pensare è una afflizione terribile, ma non ce ne rendiamo conto, perché quasi tutti ne soffrono, per cui è considerato normale.”
Cito anche John Michael Abelar: “Parliamo incessantemente a noi stessi del nostro mondo ed è proprio grazie a questo dialogo interiore che lo preserviamo, lo rinnoviamo, gli infondiamo vita, energia; è mentre parliamo a noi stessi che scegliamo le nostre strade e così ripetiamo le stesse scelte e le stesse strade fino al giorno della Morte, perché fino a quel giorno continuiamo a ripeterci le stesse cose.”
Il grande Don Miguel Ruiz sostiene quanto segue: “Secondo i Toltechi, la mente degli esseri umani è invasa da qualcosa che la controlla e che dunque controlla il loro sogno personale. La libertà che cercano i Toltechi è quella di ritornare ad usare la mente e il corpo in accordo con ciò che sono veramente, di vivere la propria vita anziché quella che questo qualcosa ci impone per i suoi fini personali.”
