di Mariano De Pardi
Le recenti minacce russe nei confronti dell’Italia non devono stupire. L’Italia è considerata all’estero un paese fragile che può venir facilmente spaventato e messo in ginocchio, di fatto il “ventre molle” dell’Occidente. E’ evidente che la cessazione delle forniture di gas russo distruggerebbe l’economia italiana dacchè non si saprebbe più da dove pigliare l’energia elettrica (gran parte del fabbisogno giunge da centrali alimentate a gas) per mandare avanti le nostre fabbriche. Gli italiani, popolo di conigli paurosi, troppo emotivi e facilmente impressionabili, votarono contro le centrali nucleari rendendosi dipendenti dall’estero, non solo dai Russi, ma anche dagli infidi Arabi. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Ma c’è dell’altro: tra Italiani e Russi vi è da sempre reciproca simpatia. Molti Italiani (stando a come si esprime il Popolo della Rete) sono favorevoli ai Russi o quantomeno sono preoccupati delle conseguenze sull’economia del nostro paese e preferirebbero che gli Ucraini si arrendessero quanto prima.
In contemporanea al discorso di Putin allo stadio tra una folla di Russi acclamanti ed entusiasti del Nuovo Zar, è pervenuto anche il monito del suo “consigliere spirituale” Alexander Dugin, nel quale paragona la Russia all’antica Roma (la parola Zar deriva proprio da Caezar, cioè Cesare) e la presenta come “Terza Roma”, contrapposta all’Occidente immorale e decadente, dipinto come “moderna Cartagine” o “Meretrice di Babilonia”. Ecco uno stralcio del suo discorso, che alcuni troveranno entusiasmante ed altri, forse, delirante:
“La Russia ripristinerà l’ordine, la giustizia e la prosperità. La Russia porta con sé la libertà. Noi Russi sappiamo come costruire un impero mondiale. Ecco perché siamo la Terza Roma. E quelli che si oppongono a noi sono Cartagine. Anche Cartagine era grande, forte e il suo potere sembrava non avere limiti. Ma questo limite venne fissato da Roma. Ora, proprio ora, nel fuoco, nella polvere e nel sangue, la Terza Roma sta mettendo il limite alla Nuova Cartagine, rovesciando la potenza della Meretrice di Babilonia. Non ci allontaniamo da una Storia sacra, il cui modello si ripete continuamente di epoca in epoca. Ecco perchè oggi noi Russi siamo la nuova Roma”
