di Hanieh Tarkian
Abeer Qassim al-Jabani (1991-2006) era una ragazza irachena di 14 anni, violentata e uccisa dai soldati dell’esercito degli Stati Uniti, il 12 marzo 2006.
Abeer viveva con sua madre, suo padre e i suoi tre fratelli: Hadeel di 6 anni, Ahmed di 9 anni e Mohammed di 11 anni. La loro casa era situata a ovest di Al-Mahmudiyah, in Iraq, a circa 200 metri da un posto di blocco statunitense. Dal loro posto di blocco, i soldati guardavano spesso Abeer mentre faceva le sue faccende e si prendeva cura del giardino.
Il 12 marzo 2006, in un attacco pianificato, cinque soldati sono entrati in pieno giorno nella casa di Abeer. Hanno separato Abeer e la sua famiglia in due stanze diverse. Un soldato, Steven D. Green, ha ucciso sia i genitori di Abeer che sua sorella minore, mentre altri due soldati “si sono alternati” per tenere ferma la bambina e violentarla nell’altra stanza. Green è arrivato affermando “Li ho appena uccisi, sono tutti morti” e ha violentato Abeer. Alla fine, le ha sparato alla testa, l’ha cosparsa di cherosene e ha dato fuoco alla parte inferiore del corpo di Abeer, dallo stomaco fino ai piedi.
