di Mike Plato
Un paradosso è quanto segue: le entità extradimensionali dell’astrale sono sostenute dalle menti, dall’attività psichica e dalle emozioni delle anime dei cd. viventi del mondo fisico.
Perciò, cosa accadrebbe all’astrale se tutte le vite fossero spazzate via dal collasso della realtà fisica?
È intuibile dalla Bibbia, che ne parla in termini di RAKIA (tradotto FIRMAMENTO, ma sarebbe meglio dire ASTRALE), che una volta era un calmo reame di pura energia, ma successivamente l’incontrollata attività psichica e le emozioni degli esseri viventi abbiano ‘smosso’ il RAKIA fino a farlo diventare un reame di insanità e pericolo. È da lì che i grandi Antichi (gli Arconti) dominano le deboli e ignare menti umane, facendo altrettanto con l’intera realtà fisica. Ed è da lì che larve, forme pensiero ed eggregore drenano famelicamente, riportando, come api operaie, l’energia psico-emotiva ai grandi mietitori (Harvesters).
Nella mitologia ufologica, essi sono noti come Greys, in realtà sono energie demoniache senzienti che hanno tutto l’interesse a farsi percepire come bioentità materiche provenienti da un altro punto di questo universo. I Demoni sono in grado di esistere solo nell’Immateriale (Astrale) , nonostante alcune condizioni ne permettano manifestazioni provvisorie nel reame materiale. L’Immateriale è da dove i vampiri Arconti guadagnano il loro potere, e i loro seguaci compirebbero qualunque azione per aumentare questo potere poiché questo aumenta con le emozioni dei mortali.
La mente di ogni creatura senziente lascia un’impronta all’interno dell’astrale e, nonostante la firma di una singola mente sia quasi insignificante, quando le creazioni mentali di un’intera gruppo sono combinate, esse hanno un gigantesco impatto sulla reale natura dell’Astrale; questo dovrebbe implicare che l’Astrale non sia caotico per natura, ma che sia stato reso così dal caos delle menti umane.
Quando un’emozione o una fede crescono abbastanza, esse diventano un forma eggregorica all’interno dell’Astrale. Molte di queste presenze svaniscono quando l’emozione che le ha generate viene meno, ma le più forti diventano autonome, espandendosi e raccogliendo l’energia da quegli eventi che ne garantiscono forma e potere. La più forte di queste entità assurge al ruolo di un dio associato ad un gruppo, ed è rappresentata quasi ogni singola forza di volontà collettiva. (MP)
