a cura di NEA (Nuova Ecologia Artistica)
Sta male chi pensa di dover difendere la verità perché, in fondo, non sa che cosa è la verità o, per lo meno, la scambia con l’accozzaglia di associazioni mentali personali, pregne di impressioni provenienti dall’astrale basso che crede attività spirituale o pensare.
L’errore è confermato dalla lampante determinazione e convinzione di dover correggere gli altri senza amore, né compassione o servizio, ma con giudizio spietato. Pieni di condizionamenti e senza disciplina interiore.
𝘕𝘰𝘯 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘦, 𝘱𝘦𝘳 𝘯𝘰𝘯 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪; 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘤𝘰𝘭 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘵𝘦 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪, 𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘴𝘶𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘪𝘴𝘶𝘳𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘵𝘦 𝘮𝘪𝘴𝘶𝘳𝘢𝘵𝘪.
𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘨𝘭𝘪𝘶𝘻𝘻𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰, 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘵𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘨𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰? 𝘖 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘢𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰: 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘰𝘭𝘨𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘨𝘭𝘪𝘶𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘢𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰, 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘵𝘶𝘰 𝘤’𝘦̀ 𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦?
𝘐𝘱𝘰𝘤𝘳𝘪𝘵𝘢, 𝘵𝘰𝘨𝘭𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘦 𝘱𝘰𝘪 𝘤𝘪 𝘷𝘦𝘥𝘳𝘢𝘪 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘵𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘨𝘭𝘪𝘶𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰.
𝘕𝘰𝘯 𝘥𝘢𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘪 𝘤𝘢𝘯𝘪 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘨𝘦𝘵𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘭𝘦 𝘥𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘤𝘪, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘭𝘱𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘻𝘢𝘮𝘱𝘦 𝘦 𝘱𝘰𝘪 𝘴𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘪𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘣𝘳𝘢𝘯𝘢𝘳𝘷𝘪.
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Leggo di chi tiene la posizione sull’eliminazione del sentire al fine di conquistare un’oggettività pura di pensiero.
Ecco dove sta l’inganno di comprensione. Dovremmo diventare come le macchine?
Ergo, certi che si credono spirituali, sono invece arimanicamente radicati nel regno della quantità e del tutto disarmonici.
Non il sentimento deve essere escluso ma il sentimentalismo! – che passa dalla purificazione del sentire e non dalla sua eliminazione.
L’intelletto senza attività del sentimento è esattamente come la scienza moderna: sterile ammasso di nozioni intellettuali senza vivente comprensione della vita, priva di vivificazione del suo stesso contenuto.
Parliamo della emozione superiore, però, che è quella che permette l’intuizione.
Perché accade questo?
Perché la purificazione del sentire fa più paura, ed è più difficile, della purificazione dell’intelletto, allorché passa dalla gestione dell’istinto! Che è proprio il piombo, la materia grezza, il catrame dell’anima senziente. Ci si deve sporcare fino al midollo per poi lavarsi!
E questo non è da tutti!
Se non attraverso la sublimazione del sentire, come si supera il razionalismo?
