a cura di Gisella Cecilia
Il significato del nome Prometeo (colui che riflette prima) si contrappone a quello del fratello Epimeteo (colui che riflette dopo). A differenza del fratello, il titano Prometeo era dotato di grande astuzia e intelligenza.
Ai primordi dell’umanità rubò il fuoco agli Dei per consegnarlo al genere umano. Il gesto che è all’origine della condizione umana.
“Con acqua e terra Prometeo plasmò gli uomini e donò loro il fuoco che celò in una ferula, di nascosto da Zeus” (Apollodoro, I miti greci).
Zeus aveva affidato a Prometeo il compito di forgiare gli esseri umani. Successivamente Atena e gli altri dei avevano messo a disposizione un numero limitato di “buone qualità” da attribuire agli esseri viventi. Epimeteo cominciò la distribuzione senza aver cura di pianificarla tanto che nessuna qualità restò disponibile per il genere umano. Prometeo rubò così ad Atena uno scrigno contenente l’intelligenza e la memoria che donò agli umani.
Zeus, che aveva nel frattempo deciso di distruggerli, non ne fu contento. Il re degli dei riteneva pericolosi quei doni che avrebbero reso gli umani sempre più potenti e capaci.
Durante un banchetto Prometeo ingannò Zeus facendo in modo che agli umani fossero riservate le parti migliori di un bue mentre agli dei spettarono le ossa. Zeus lanciò allora la sua maledizione sugli uomini, tolse loro il fuoco condannandoli a morire sulla terra, esiliati dall’Olimpo.
Prometeo rubò il fuoco e lo portò agli umani. Subì per questo la punizione di essere incatenato nudo su una rupe. Un’aquila mangiava il suo fegato che ogni notte ricresceva.
Secondo il mito l’umanità come la conosciamo nasce dalla trasgressione, dalla ribellione a un’autorità superiore. L’elemento sovversivo è la conoscenza, la conquista del fuoco come simbolo di potere dell’intelletto. La punizione divina pone un argine all’ambizione di onnipotenza degli esseri umani. Il loro destino sarà quello di dover conciliare l’ardore di sfidare i propri limiti con l’umiltà di accettare la propria finitezza.
Nel mito di Prometeo possono essere riconosciute interessanti analogie con la Genesi come quella tra il furto del fuoco e il morso al frutto dell’albero della conoscenza, tra la cacciata dall’Olimpo e quella dal Giardino dell’Eden.
