ETIMOLOGIA DEL PRIMORDIALISMO VISIONARIO

di Vincenzo Di Maio

Il movimento politico internazionale che oggi il mondo sta guardando accadere sotto i propri occhi, e che attualmente si esprime attraverso un crescendo di purificazione costante dei suoi fermenti politici che ad oggi sono ancora alla deriva putrescente di decomposizione della persistente, perversa e perdurante globalizzazione atlantica spinta dagli interessi del satanismo sionista dell’alta finanza angloamericana, è un movimento politico internazionale che si rifà alla Tradizione Primordiale come alveo immaginifico di coscienza universale che, come un albero ramificato verso il cielo, discende nel particolare delle differenze antropologiche locali, etniche e culturali come delle radici profonde innervate dalle rispettive civiltà di appartenenza che compongono i continenti terrestri del nostro pianeta denominato Urantia.

Abbiamo a che fare con un movimento politico internazionale che si rifà apparentemente agli avvenimenti pregressi, precedenti al momento unipolare del Grande Satana angloamericano, assorto come risultante della fine della guerra fredda tra USA e URSS, un momento bipolare in cui il terzo blocco non è mai riuscito ad emergere se non come aggregato internazionale di interessi paralleli e convergenti nella famosa conferenza di Bandung nel 1955 in qualità di Movimento dei Paesi Non Allineati successivamente denominati come Terzo Mondo e poi come Paesi in Via di Sviluppo, un fermento politico che ha posto tutte le nazioni a concorrere nel sistema capitalista per l’accaparramento di margini relativi del Prodotto Interno Lordo mondiale, un movimento politico internazionale che ha investito diversi livelli di scala analitica attraverso un realismo di stati-nazione, un pluralismo transnazionale e un globalismo strutturale che oggi sta scontrandosi in un momento multipolare in cui, più polarismi regionali concorrono per affiliare politicamente, economicamente e culturalmente altri paesi vicini ma più deboli sotto vari aspetti, diventando di fatto dei fari guida in ciò che oggi viene definito come il consiglio dei G20, un movimento politico in cui la nostra Europa si colloca al centro degli interessi e degli osservatori di tutto il mondo poiché, nonostante i vari tentativi di guidare gli stati europei attraverso la forza finanziaria e monetaria del perversionismo satanico angloamericano, l’Europa è e resta il vero centro di riferimento del secolare universalismo planetario romano.

Questo universalismo planetario, di chiara matrice greco-romana ma anche germanico-norrena o comunque in termini generali europea, è stato stravolto dalle spinte globaliste di incorporazione accumulativa del capitalismo verso il resto del mondo, attraverso organizzazioni internazionali distinte dall’uso della forza, come fu il colonialismo, l’imperialismo, il neocolonialismo e il post-colonialismo, un uso della forza intimidatoria che oggi si identifica in ciò che viene espresso da organizzazioni come la NATO e AUKUS, le quali esprimono il senso di debolezza e decomposizione che sta attraversando il mondo anglofono, anche a seguito delle complesse azioni rivoltose di protesta crescente che sta attraversando tutto il famigerato Occidente, ormai a seguito dei fatti sconvolgenti introdotti dalla crisi indotta dalle operazioni politiche nazionali e internazionali generate dalla fantomatica emergenza socio-sanitaria del Covid-19.

Questa fase di crisi endemica crescente della Devianza Originaria, rappresentata dalla globalizzazione tecnoeconomica del capitalismo guidato dall’alta finanza sionista, cerca di approdare a soluzioni periodiche come la crescita degli investimenti, fino a poco fa dell’industria farmaceutica ma oggi orientata palesemente verso l’industria degli armamenti, visto che la paura indotta dagli arconti economici del capitale verso i governi da loro manipolati sta cercando in tutti i modi di innescare una nuova guerra mondiale a seguito delle convergenze tra i multipolaristi come Russia, Cina e Iran nel continente eurasiatico di Aurania, e a paesi loro affini di altri continenti, una crisi che sembra incentrare il suo focus sulla situazione disastrosa che sta vivendo il popolo dell’Ucraina a seguito delle politiche viziose di Zelensky, il quale è stato orientato dagli interessi sionisti angloamericani in politiche nazionali come la sua pretesa adesione al Patto Atlantico della NATO, fatto che di per sé potrebbe anche essere ovviata se le sue politiche non fossero osteggianti delle minoranze russe e rivolte verso il gigante eurasiatico russo.

Così abbiamo a che fare con un fango diffuso su tutto il pianeta, in cui stanno spuntando preziosi fiori di loto come lo sviluppo del regionalismo continentale dei paesi-guida verso un multipolarismo momentaneo che tenderà ad annullarsi verso un momento apolare fondato dal ritorno all’Antico Ordine Planetario di un sacro impero tradizionale che controllerà tutte le forze armate del pianeta, ovviando ad organizzazioni sempre più inutili come l’ONU, un fangoso stagno mondiale da cui attendiamo l’emersione di altri fiori di loto come in particolare siamo noi popoli europei e in particolare l’Italia, osteggiata da più interessi sionisti concomitanti, in cui gli ulteriori sviluppi per la nostra Europa (e quando parlo di Europa intendiamo anche la futura Repubblica di Britannia), sono orientati verso la fondazione dell’esatto contrario di una federazione di stati uniti europei come vorrebbe diventare l’Unione Europea, un’esatto contrario corrispondente alla realizzazione di una sperimentale e del tutto nuova Repubblica Magistrale Europea, sull’esempio verticalista della repubblica romana adattato alle esigenze contemporanee come il suffragio universale, ed applicato ad un livello di scala superiore quale è la penisola europea del continente eurasiatico di Aurania, una Repubblica Magistrale strutturata come una “repubblica delle repubbliche” sincronizzata a livello di sistema costituzionale, politico ed elettorale per tutti i vari livelli amministrativi sottostanti.

Queste tendenze in atto, che si stanno strutturando come riflesso speculare dell’esatto opposto dovuto alla purificazione in atto all’interno dello scontro tra la tendenza politica del monopolarismo dell’asse angloamericano, sotteso alla visione del Nuovo Ordine Mondiale quale globalizzazione tecnoeconomica capitalista conico-piramidale, e la tendenza politica del multipolarismo dell’asse russocinese, sotteso alla visione di un Nuovo Ordine Multipolare quale globalizzazione tecnoeconomica capitalista sferico-radiante, produrranno di fatto una tendenza verso una planetarizzazione politica umanista in cui l’economia non è più la ragion d’essere dell’uomo (homo oeconomicus), ma ritorna la visione universale medievale fondata sulla centralità di etica, morale e spiritualità della vita sulla terra (homo spiritualis), in cui si cercherà di orientare il mondo verso una pace concreta e lungimirante, una pace mondiale governata dall’Armonia Cosmica, in cui trovano ragion d’essere le Cinque Religioni Tradizionali Rivelate e Autentiche di cristianesimo, islam, hindudharma, buddhadhamma e daojiao in un sistema scalare planetario in cui l’autarchia relativa delle nazioni e delle civiltà definisce un diverso modo di intendere la vita, più orientato a far crescere la levatura morale dei popoli verso una reale felicità.

Adesso dobbiamo affrontare la questione più propriamente etimologica di questo movimento politico internazionale in quanto si pone il problema dell’uso del suffisso “ismo”, poiché la parola Primordialismo con la sua affermazione vuole sottolineare la totale disintegrazione degli ideologismi tipici del secolo scorso poiché essi possono anche essere positivi e negativi ma mai oggettivi, in quanto l’unica soluzione è il significato concreto derivante dall’uso di denotare peculiarità e caratteri di linguaggio e di stile che indicano sistemi e meccanismi di ingegneria politica fondata sui valori della Tradizione Primordiale, la quale permette di comprendere la realtà da una prospettiva comune alle visioni antropologiche sottese a tutte le civiltà del pianeta, ivi incluse le cinque sacre religioni tradizionali rivelate e autentiche, una prospettiva non più ideologica ma antropologica in senso archetipico, ancestrale e universale, un antagonismo in cui il vero nemico è sempre la Devianza Originaria, la quale oggigiorno si identifica con la polarizzazione geopolitica artica e atlantica verso il resto del mondo, il quale per reazione si identifica sempre più con la polarizzazione geopolitica antartica, una realtà angloamericana del sionismo internazionale che pervade ogni nazione e civiltà come la nostra Europa.

Così in questo modo si arriva a superare la divergenze ideologiche, quali rottami e ferraglia del secolo scorso, per giungere ad una convergenza conclusiva della storia, laddove il trionfo dello spirito e l’accettazione del mistero escatologico, pone fine alle vicende umane formate da corsi e ricorsi storici di relazioni internazionali sempre poste tra il conflitto e la cooperazione per accettare la nostra diversità di movimento politico, non più come un problema ma come fattore di una ricchezza interculturale che non ha nulla a che fare con il meltinpot degli angloamericani.

Non stiamo parlando di una semplice sintesi ideologica, poiché essa è una contraddizione di termini che pone le idee come se fossero cose da disporre in una nuova modalità mentre invece il Primordialismo Visionario è l’esatta negazione di ogni tipo di uniformazione della diversità, poiché il primordialismo parte dal presupposto religioso del libero arbitrio e della libera autodeterminazione dei popoli preposti a concorrere in opere di giustizia sociale, ambientale e cosmica.

Quindi la prima parola Primordialismo è un sostantivo che definisce la tensione a ritornare ai primordi del tempo, a quella prima orditura della Creazione Divina in cui l’uomo viveva nell’Armonia Cosmica, un ritorno all’età aurea senza perdere di vista i propri successi ma mettendo in discussione autocritica tutto la gnoseologia dello scibile umano ottenuto fino ad oggi, a cominciare dalla credenza dell’infallibilità della scienza moderna sottomessa agli interessi dell’alta finanza attraverso un giogo di fondazioni filantropiche, un ritorno alla sensibilità di quei tempi remoti in cui la tecnica era strumento di connessione con lo spirito, una visione scientifica della realtà che si coniuga con i mondi sottili, ritenuti non più come se fossero una prerogativa metafisica e religiosa ma fisica e scientifica, proprio come nel suo piccolo ha cercato di dimostrare quel grande scienziato che fu Nikola Tesla.

Viene poi la seconda parola Visionario, che è un aggettivo che definisce la personalità umana di una visione divina che viene condivisa dalla moltitudine dei popoli della terra per convivere in pace sul nostro pianeta Urantia, un movimento politico internazionale votato alla visione dei primordi che di volta in volta ritornano ma che questa volta ritorneranno non soltanto per una singola civiltà ma per l’intero genere umano.

Così, in questo modo oggi, il Primordialismo Visionario si rivela essere un movimento politico internazionale che vuole volgere la visione dei popoli del mondo verso una weltanschauung condivisa in cui la ramificazione delle radici antropologiche dei popoli si erge come un unico fusto verso l’alto del cielo, la visione planetaria di una rivoluzione interculturale della Tradizione Primordiale, in cui i popoli del mondo vivano in pace, la comparazione visuale e immaginifica di un ritorno all’antico quale reale e vero progresso di Armonia Cosmica.

PRIMORDIALISMO VISIONARIO – movimento politico internazionale

ETIMOLOGIA DEL PRIMORDIALISMO VISIONARIO

I LIMITI DI ALEXANDER DUGIN

di Vincenzo Di Maio

Alexander Dugin è un filosofo e come tale va considerato, poiché non è né un tecnico della politica è né uno stratega.

Le sue teorie sono molto relative e accentrano la visione planetaria al ruolo della Terza Roma dimenticando che la Quarta Roma è in realtà Berlino e che vige come asse con la nostra Roma primigenia nei confronti di una vocazione naturale europea compresa tra il mare del nord e il mediterraneo che va da Lisbona a Varsavia intersecando la linea che va da Oslo e Bisanzio.

La definizione dell’Imperium come valore universale va accettata in qualità di valore fondamentale della Tradizione Primordiale, un valore che va di pari passo con l’importante concezione del Pantheon Imperialis, una visione non-laica del mondo, un imperium che diventa universale ma a condizione che rispetti la visione delle cinque aree regionali del continente eurasiatico, cinque cardini continentali che, secondo la visione del Primordialismo Visionario, hanno il dovere di nominare 5 coordinatori continentali degli affari interni al continente in un ottica di autarchia relativa delle nazioni e delle rispettive civiltà cardinali.

In questa prospettiva assiale comparata gli altri continenti di America, Africa e Oceania dovrebbero parallelamente prendere esempio dall’Eurasia per convergere verso il quinto continente terrestre del pianeta, verso Antartide, in cui riservare un posto per l’imperatore planetario, il re dei re dall’escatologia profetica delle cinque sacre religioni tradizionali rivelate e autentiche.

Infatti, Alexander Dugin il 9 febbraio 2022 ha affermato sulla sua pagina facebook che “attraverso la rinascita come impero, come impero ortodosso, la Russia sarà l’esempio per altri imperi: cinese, turco, persiano, arabo, indiano, così come latinoamericano, africani…e l’Europeo. Invece del predominio di un unico “impero” globalista del Grande Reset, il risveglio russo dovrebbe essere l’inizio di un’era di molti imperi, che riflettono e incarnano la ricchezza delle culture umane, tradizioni, religioni e sistemi di valori.”

Questa sua posizione politica infatti è un eurasiatismo russocentrico che nega la possibile esistenza di un Impero Planetario, associato erroneamente al processo globale del Grande Reset perseguito dalle orde dell’Atlantismo Satanico Globale, il quale osteggia naturalmente alla venuta del Salvatore Promesso dall’escatologia dei tempi ultimi determinata dalle Cinque Sacre Religioni Tradizionali Rivelate e Autentiche, poiché essi sono pronti a disvelare il loro perverso messia atteso dal giudaismo sionista, l’Anticristo che vuole affermare l’accentramento del potere nell’area artico-atlantica per mezzo di una famigerata unificazione degli stati uniti del nordamerica(USA e Canada) con una futuribile Unione Europea definita come federazione di Stati Uniti d’Europa, una federazione statalista asservita ad una burocrazia funzionale all’alta finanza globale, un progetto di cui si intravedono le linee oggi ma che è una visione già dichiarata nel trattato del patto atlantico della NATO, una visione che non prenderà piede poichè i popoli europei fonderanno una Repubblica Magistrale Europea che rispetterà le differenze etnoculturali delle nazioni, per diventare esempio lampante di una civiltà guida che edificherà l’Imperium Planetarius.

Pertanto Dugin resta un filosofo e come tutti i filosofi contemporanei non ha una visione chiara e netta della realtà totale del nostro pianeta, proprio come del resto le sue teorie sono molto vaghe e non offrono una visione d’insieme chiara e netta.

Saremo noi europei a districare questa matassa ma soltanto trasformando l’unione europea in una Repubblica Magistrale, una repubblica delle repubbliche nazionali sincronizzata a livello politico ed elettorale.

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I LIMITI DI ALEXANDER DUGIN

LA REPUBBLICA MAGISTRALE EUROPEA

di Vincenzo Di Maio

Per principio generale, l’essere ancora legati a un ideologia meccanicista del passato, nella consapevolezza che tutte hanno fallito nell’obiettivo di secolarizzazione delle ingiustizie sociali e di affermazione di una forma di socializzazione nazionale resistente, non permette all’impeto della Tradizione Primordiale di divampare di nuovo un fuoco di trasformazione sociale radicale a tutti i livelli di scala del pianeta, siano essi micro meso o macro categorie.
Infatti abbiamo bisogno di aprire la mente verso una rivoluzione interculturale planetaria radicata nell’integrità di ogni nazione e di ogni civiltà per comporre i cinque continenti, attraverso categorie archetipiche universali che possono scaturire soltanto dal genio italico e dall’assolutismo categorico dello spirito europeo, in quanto se è vero che la radice storico antropologica del centro di globalizzazione tecnoeconomica mondiale risiede in “errori metafisici” dell’Europa, vuol dire che siamo noi europei i destinatari primigeni a salvare il pianeta, salvando l’Europa in qualità di centro globale dalla sua disintegrazione, ma volgendo lo sguardo verso il disinnescare la forza della tecnica materialista, burocratica e transumanista asservita agli interessi dell’alta finanza perver-sionista.
Pertanto l’orizzonte è chiaro e in Italia dobbiamo porre rimedio attraverso un processo costituente di una Repubblica Magistrale, una repubblica delle repubbliche fondata sulla sincronizzazione elettorale di tutti i livelli amministrativi in un sistema cesarista di scala, in cui il primo partito europeo si aggiudica, con un sistema proporzionale sbarrato al 7%, un premio di maggioranza rivolto all’ottenimento di almeno il 50+1%, al fine di garantire la governabilità e l’integrità politica cardine della civiltà europea.
Questo processo costituente non può che essere definito da un think-tank europeo che deve indurre a manifestazioni trasversali di irredentismo europeo, in cui dalle regioni si manifesti una prima fase di adesione plebiscitaria alla costituzione europea proposta, tradotta in latino e in tutte le lingue europee, per poi passare ad una fase di legittimazione attraverso il primo referendum europeo della storia.
Con questo stratagemma vedremo come la giustizia sociale applicata in Europa innescherà una reazione a catena nel resto del mondo rendendo obsoleta la stessa organizzazione delle nazioni unite (ONU) e l’organizzazione del patto atlantico del nord (NATO), ponendo le basi per l’instaurazione dell’antico ordine planetario fondato su un sacro impero tradizionale.

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LA REPUBBLICA MAGISTRALE EUROPEA

IL SATANISMO GLOBAL E IL GRANDE SATANA COME NEMICO D’EUROPA E DELL’UMANITÀ

di Vincenzo Di Maio

Il potere di per sé è capacità di influenzare i comportamenti altrui e non va demonizzato.
Anche Dio lo fa ma in più ti dona la libertà dell’arbitrio rispetto alla pratica del bene verso il creato e tutte le sue creature.
Il potere politico in sè é l’esercizio dell’influenza su una società nazionale che o viene definito dal mantenimento dello status quo per mezzo dello stato o viene distinto dal mutamento dello status quo secondo canoni di un rinnovamento della pace per mezzo dell’esercizio della giustizia sociale, attraversando lo stato-nazione.
Pertanto l’identificazione di amici e dei nemici è il passo per realizzare una vita più giusta per tutti, al fine di demonizzare certi comportamenti sociali prima ritenuti leciti davanti alla legge divina di Dio.
È il Grande Satana che deve essere messo all’indice e identificato da precipue istituzioni sociali, da specifici notabili sociali e da chiare funzioni sociali in quanto espressione del satanismo interno ad un paese come è l’Italia della casta politico finanziaria oggi, esterno ad un paese come è il ruolo politico del Vaticano e dei paradiso fiscali oggi e infine ulterno ad un paese come sono gli angloamericani oggi con le loro basi NATO.
Questo discorso andrebbe applicato in tutti i paesi del mondo al fine di stabilire che l’integrità materiale, spirituale e temporale di un paese sia un bene inalienabile in nome di Dio Creatore, una lotta che bisogna rimodellare e riqualificare secondo un ottica chiara e intelligibile.
Quando il sacro impero tradizionale dell’antico ordine planetario sarà ripristinato sulla terra, e Dio si manifesterà in tutta la sua potenza, allora il potere coercitivo assoluto non sarà detenuto dagli stati che governano le nazioni, ma da Dio stesso assiso sul trono mentre i governanti si occuperanno soltanto di amministrare gli interessi di ogni collettività integrati nei loro rispettivi territori di competenza ad ogni livello di scala geografica.

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IL SATANISMO GLOBAL E IL GRANDE SATANA COME NEMICO D’EUROPA E DELL’UMANITÀ

CONFIDARE IN DIO

di Vincenzo Di Maio

Sapete perché confido? Perché osservo il mondo. E vedo ovunque ribelli. Vedo combattenti. Vedo eroi. Vedo donne e uomini che non si arrendono ed alzano la testa. Vedo sacche di resistenza. Vedo lotta. Paese per paese, zona per zona, la presenza delle formazioni di resistenti, nelle vallate e sulle montagne, nei centri suburbani e nelle megalopoli, si fa, con il passare dei mesi, sempre più massiccia, e dalle bande iniziali si passa a gruppi meglio organizzati. Dall’America Latina agli Stati Uniti, alla vecchia Europa e il resto del mondo, sempre di più si comprende la necessità della lotta. Partecipano alla lotta persone di ogni età, censo, sesso, religione, provenienza geografica e politica. Basta con il mondo delle banche, dei grandi poli finanziari, di politici corrotti ed asserviti al potere occulto. Rifare tutto. Fare in modo che tutto diventi nuovo; che la nostra falsa, sporca, tediosa, mostruosa vita diventi una vita giusta, pulita, allegra, bellissima. Quando tali idee, latenti da tempi immemorabili nell’animo umano, nell’animo del popolo, infrangono le pastoie che le incatenavano ed erompono come un tempestoso torrente, finendo di abbattere dighe, facendo crollare superflui lembi di argini, ciò si chiama rivoluzione. In modo più o meno moderato, più mitigato, si chiama rivolta, sommossa, rivolgimento. Ma ciò si chiama rivoluzione. La volontà di Dio Altissimo aiuta gli audaci in veste di Divina Provvidenza. “Possano i popoli essere di nuovo artefici del proprio destino.”

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CONFIDARE IN DIO

LA POLIGAMIA ISLAMICA

a cura di Vincenzo Di Maio

( وَمِنْ آيَاتِهِ أَنْ خَلَقَ لَكُم مِّنْ أَنفُسِكُمْ أَزْوَاجًا لِّتَسْكُنُوا إِلَيْهَا وَجَعَلَ بَيْنَكُم مَّوَدَّةً وَرَحْمَةً ۚ إِنَّ فِي ذَٰلِكَ لَآيَاتٍ لِّقَوْمٍ يَتَفَكَّرُونَ )

الروم (21)

Sacro Corano XXI – Ar-Room

Fa parte dei Suoi segni l’aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono.

LA POLIGAMIA ISLAMICA

CHI COMANDA IL MONDO SECONDO IL PRIMORDIALISMO VISIONARIO

di Vincenzo Di Maio

Questo mondo è governato da umani che si dividono tra chi segue il comando del nostro Signore Iddio e chi invece non lo esegue cercando di fomentare la guerra, la violenza, lo sfruttamento, la discordia, la malattia, l’odio, la perversione e il sopruso degli altri umani che compongono i popoli del mondo, poiché invece nostro Signore Iddio semina pace, dialogo, rispetto, concordia, salute, amore, rettitudine e servizio tra gli umani.
Quindi seppur Iddio nostro Signore comanda come guida cosmica suprema sembra fino ad oggi che c’è ancora chi lavora per non far germogliare i semi che Dio impianta nei cuori degli uomini, ma per fortuna vi sono anche uomini di buona volontà che si sforzano di non cedere alle tentazioni maligne insite nelle bassezze umane ma che cercano di coinvolgere anche altri alla giusta causa che nostro Signore Iddio ha decretato per tutto il mondo.
Il Primordialismo Visionario quale movimento politico internazionale è consapevole di questo fenomeno storico-sociale che fino ad oggi ha segnato il tempo trascorso ma da questo momento bisogna gridare a gran voce che chi comanda il mondo è la guida cosmica suprema di nostro Signore Iddio e tutti i suoi devoti appartenti alle Cinque Sacre Religioni Tradizionali Rivelate e Autentiche devono all’unisono confidare in questa verità celeste.
È giunto il tempo degli eroi, dei guerrieri e dei cavalieri che devono affrontare il disagio di questo mondo per divulgare questo divino messaggio e costituire una dimensione nuova di questo tempo oramai alla fine.

PRIMORDIALISMO VISIONARIO – movimento politico internazionale

CHI COMANDA IL MONDO SECONDO IL PRIMORDIALISMO VISIONARIO

LA BANDIERA DEL FRONTE DI RESISTENZA PLANETARIA

IL POTERE ANTARTICO NEL PRIMORDIALISMO VISIONARIO COME FRONTE DI RESISTENZA PLANETARIA

di Vincenzo Di Maio

Per costituire il Potere Antartico in termini maggiormente significativi, innescando dinamiche propositive, abbiamo bisogno di operare su tre livelli paralleli e convergenti nel lungo periodo, ossia il livello interstatale multilaterale dei governi in politica, il livello transnazionale imprenditoriale delle aziende in economia e il livello costruttivista planetario della società civile nella cultura al fine di affrontare insieme la Guerra Totale che si mostra all’orizzonte come tendenza principale.
Questo intreccio antropologico vuole essere la prolegomena di una rivoluzione interculturale planetaria, che lotta per la costituzione di un mondo nuovo definito dalla volontà di ritornare all’antico ordine planetario fondato su un sacro impero tradizionale in cui le nazioni sono culle di cultura identitaria, dove le civiltà sono cardini continentali di un antico progresso, per cui i continenti sono piani direzionali di un ordine imperiale proiettato verso l’universalismo dell’infinito cosmico al cui centro vive Iddio Altissimo.
Pertanto l’identità di noi cavalieri, quali ghibellini bianchi di questo nuovo medioevo, si fonda su una unità molteplice che si articola sul pianeta non solo per combattere fianco al fianco ma anche e soprattutto per prepararci alla parusia del Salvatore Promesso dall’escatologia profetica delle cinque sacre religioni tradizionali e rivelate autentiche, che nella diversità ci uniamo in nome di Dio Altissimo quale Sommo Creatore, che invierà i suoi angeli celesti e i suoi santi immortali che, come Gesù, torneranno per lo scontro finale dell’Armageddon.

LA BANDIERA DEL FRONTE DI RESISTENZA PLANETARIA

LA GUERRA TOTALE NEL PRIMORDIALISMO VISIONARIO

di Vincenzo Di Maio

Guerra Totale è un concetto indefinito ma in realtà, oggi sono due i campi che si stanno conformando a livello planetario: il mondo artico e il mondo antartico, che rispettivamente in modo simbolico rappresentano l’atlantismo internazionale di USA UK e Israele passante per Canada Australia e Nuova Zelanda che stanno cercando di contenere i paesi emergenti capitanati da Russia Cina e Iran passando per i maggiori paesi in via di sviluppo di tutti i continenti terrestri, giocandosi lo scacchiere europeo come campo di applicazione delle politiche di soft power di entrambe le fazioni che coinvolgono anche le politiche interne a tutti i livelli nelle nazioni di tutto il mondo.

Così il Potere Artico dell’ONU della NATO e delle maggiori organizzazioni internazionali, nate nel secondo dopoguerra in seno agli interessi angloamericani, sono guidati dagli interessi del Gruppo dei 300 composto dall’occulta Nobiltà Nera del sistema capitalistico globale mentre il Potere Antartico si autodefinisce come almeno il 95% della popolazione mondiale che si autorganizza in modo realista nei rapporti interstatali, in modo pluralista nei rapporti transnazionali e in modo globalista nei rapporti costruttivisti come sarà il movimento del Primordialismo Visionario.

Queste due tendenze attuali identificabili nel simbolico Potere Artico dell’alta finanza angloamericana e nell’altrettanto simbolico Potere Antartico dei popoli autorganizzati, come fronte di resistenza sociale multilivello per la giustizia sociale internazionale, tendono anche a definire uno scenario che vedrà gli stessi popoli di nazioni artiche come gli USA a ribellarsi contro la loro politica interna messa in scena di volta in volta con inutili fantocci politici, siano essi di destra o di sinistra.

Pertanto al di là delle teorie possiamo evidenziare soltanto queste tendenze sociali planetarie come fermenti di una futura Guerra Totale Multilivello.

PRIMORDIALISMO VISIONARIO – movimento politico internazionale

LA GUERRA TOTALE NEL PRIMORDIALISMO VISIONARIO