Il non detto dice più di quanto debba dire ciò che viene detto. Chi comprende sa e conosce mentre chi non comprende crede sempre di aver capito tutto. Stesso dicasi per chi scrive. Il non scritto si legge sempre tra le righe. Questa impostazione è eterna e vale soprattutto per i versi sacri ed esoterici. Un’impostazione che vige come eclissi dei nemici di Dio. Ai posteri l’ardua sentenza. PRIMORDIALISMO VISIONARIO – movimento politico internazionale
“Questi inglesi non sono una razza filosofica. Hobbes, Hume e Locke, costituiscono una una svalutazione del concetto di “filosofo”. Nella lotta contro la balordaggine inglese che considera il mondo come meccanismo, si trovarono d’accordo sia Hegel che Schopenhauer.”
“Oh guerrieri, come Mosè nell’abbraccio (āghush) del Faraone, aspettate il giorno in cui le radici della corruzione saranno recise. Voi valorosi guerrieri del Sovrano del Tempo (possa Dio affrettare la sua vittoria) [cioè quella del dodicesimo Imam, il Mahdi] che siete stati trascinati in caserma, rafforzate con pieno coraggio il vostro addestramento militare. Si spera che, come Mosè, che fu allevato nella casa del Faraone [ma] pose fine alla sua oppressione, anche voi un giorno, sotto il comando di un giusto governante (maqām), taglierete queste mani malvagie ed estirperete la corruzione e l’oppressione.”
“C’è un solo angolo dell’universo che puoi esser certo di poter migliorare, e questo sei tu. Quindi è lì che devi incominciare, non fuori, non sulle altre persone. Ciò verrà dopo, che hai lavorato sul tuo angolo.” Aldous Huxley
L’arte è una forma di comunicazione pubblica che va accompagnata con un manifesto di intenti, con documenti che spiegano dettagliatamente il senso di determinati interventi artistici. Un interventismo artistico che agisce spontaneamente con azioni mirate e accompagnate da scoop giornalistici a tutti i livelli amministrativi di una nazione, delle azioni che si manifestano attraverso la fantasia e la progettazione di eventi culturali, flash mob e parate goliardiche, tali da generare un fronte di lotta visibile e tangibile a tutte le masse, al fine di risvegliare le coscienze sopite dei popoli come anime unitarie, uno spirito unito dal senso di appartenenza dell’identità comunitaria di un popolo e di una nazione. Proseguiamo così. Questa è la strada da seguire. Questa è la via dello spontaneismo radiante della Tradizione Primordiale insita nel PRIMORDIALISMO VISIONARIO quale movimento politico internazionale.
«I Maestri dei tempi antichi erano liberi e veggenti, misteriosi, intuitivi. Nella vastità delle forze del loro spirito, l’«io» ancora non era; E questa spontaneità della forza interiore dava grandezza al loro aspetto. Essi erano prudenti come chi guada un torrente (ghiacciato) invernale; Vigili come chi sa intorno a sé il nemico; Inafferrabili come ghiaccio che fonde; Rudi come legno dirozzato; Vasti come le grandi valli; Impenetrabili come l’acqua torbida. Chi, oggi, con la grandezza della propria luce, potrebbe schiarire le tenebre interiori? Chi, oggi, con la grandezza della sua vita, potrebbe rianimare l’inerzia della morte interiore? In quelli, era la Via. Essi erano individui signori dell’Io: “Il loro non essere, il vuoto della loro assenza, era la perfezione».
La follia deviante dei movimenti anticovid del mondo sta commettendo un altro fatto che conduce a nuova deriva le onde del mare mentale che dispone l’immaginario collettivo delle masse verso la comprensione di un indirizzo storico fondamentale. Si sta equiparando il sionismo giudaico al nazionalsocialismo tedesco definito con la spregevole contrazione di nazismo. Senza scomodare la vasta letteratura storiografica in merito al dibattito sulla Shoah e dintorni possiamo affermare senza remore che i due movimenti sociali sono storicamente inequiparabili poiché mentre il nazionalsocialismo tedesco è stato una ennesima e breve parentesi storica del glorioso passato della Germania il sionismo giudaico ha radici storiche ben più profonde che si radicano nella storia della diaspora delle dodici tribù di Israele (anno 1.000 a.C. circa) che lasciò in isolamento la tribù di Giuda accaparrandosi il titolo di popolo ebraico ossia di popolo insediatosi sulle rive del fiume Hebron, un giudaismo che mette in evidenza l’inizio di sciagure del popolo di Giuda, proprio come la Torah biblica riporta fino alla nascita del Messia Gesù. Pertanto, appurato che le radici del sionismo giudaico sono antiche se non proprio remote, e biblicamente risalenti alle sciagure riportate nel libro della Genesi in qualità di Devianza Originaria che riedeva nell’Eden biblico, possiamo affermare con semplicità gentile che l’equiparazione tra nazionalsocialismo tedesco e sionismo giudaico ha motivazioni e radici ben diverse, politiche e particolariste la prima e egemoniche e universaliste la seconda, ovvero che sono due realtà totalmente inconciliabili poiché il sionismo giudaico creato dalla Devianza Originaria come rigenerazione di apparenza è sì un fenomeno della modernità ma che riporta con sé tutto un pregresso dell’età medievale e dell’età classica, poiché non solo il cristianesimo ha demonizzato il popolo di Giuda ma anche tutti i popoli con cui i giudei sono stati a contatto nella storia, coincidendo tutti nella descrizione delle caratteristiche dei giudei, con particolare riferimento ai loro lineamenti negativi in qualità di popolo nel suo insieme. Non stiamo qui ad affermare che tutti i giudei sono persone da allontanare ma stiamo dicendo che essi sono tutti o quasi tutti dipendenti dalla forza del denaro che è la tela del ragno e dalla violenza della minaccia che è la tana della lucertola, qualcosa che il Messia Gesù definiva come dei sepolcri imbiancati tenuti a lustro fuori ma sporchi dentro, con riferimento simbolico, parabolico e pratico alla Casa di Dio Creatore ma anche Al reale proprietario del sepolcro che sarebbe questa figura intangibile nel mondo quotidiano ma presente e tangibile nel mondo astrale dell’anima di tutti gli esseri umani e non soltanto dei seguaci delle religioni monoteiste ma di tutta l’umanità. Il suo nome abramitico è Satana ma la sua controiniziazione ha diverse apparenze e si fa chiamare Mara dai buddhisti, Rakshasa dagli indù e così via in tutte le sacre religioni tradizionali rivelate e autentiche. Così se da un lato è vero che le due categorie politiche sono inevitabilmente non equiparabili è anche vero che esso è un falso problema. Un falso problema poiché storicamente, piaccia o no, il nazismo ha fallito perché ha perso la sfida politica mondiale attraverso la sconfitta bellica e la narrazione imperante è quella dei vincitori e capovolgerla richiede uno sforzo immane che soltanto la sconfitta del sionismo giudaico può permettere di far rivalutare il passato secondo la nuova luce di una diversa ottica. È un falso problema perché vanno concentrate piuttosto le energie di focalizzazione della narrazione incipiente della contestazione mondiale verso la demonizzazione del sionismo giudaico in tutte le sue sfaccettature e forme, proprio attraverso lo stratagemma corrente dell’onda storica presente che equipara il sionismo giudaico al nazismo schizoide mediante l’impiego di una nuova bandiera onnicomprensiva che è e sarà il PRIMORDIALISMO VISIONARIO – movimento politico internazionale. Un movimento politico internazionale che attraverso i valori della Tradizione Primordiale induce ad una rivoluzione interculturale che nei fatti è conservatrice e che vuole essere un superamento della postmodernità attraverso la primordialità intesa come capacità di ritornare all’antico ordine planetario.
LA TRASFORMAZIONE MILLENARIA DELLA DEVIANZA ORIGINARIA E STRATEGIE RIVOLUZIONARIE DI REAZIONE SOCIALE
Continuerò a credere, anche se tutti perdono la speranza.
Continuerò ad amare, anche se gli altri distillano odio.
Continuerò a costruire, anche se gli altri distruggono.
Continuerò a parlare di pace, anche in piena guerra.
Continuerò ad illuminare, anche nell’oscurità.
Continuerò a seminare, anche se gli altri calpestano il raccolto.
E continuerò a gridare, anche se gli altri tacciono.
E disegnero’ sorrisi sui volti in lacrime.
E apportero’ sollievo, quando vedrò dolore.
E offriro’ motivi di gioia laddove regna la tristezza.
Invitero’ a camminare chi ha deciso di fermarsi, e offriro’ le mie braccia a chi si sente sfinito.
Perché in mezzo alla desolazione, ci sarà sempre un bambino che ci guarderà, pieno di speranza, aspettando qualcosa da noi e anche se siamo in mezzo ad un un’uragano, il Sole sorgerà sempre e in qualche luogo e in mezzo al deserto spunterà una pianta.
Ci sarà sempre un uccello che canterà per noi, un bambino che ci sorriderà e una farfalla che farà dono della sua bellezza.
Vivo in un limbo imposto dallo Stato che rifiuto totalmente poichè ingiusto. Vivo in un incubo di passaggio formato da un tempo di cui, almeno per il momento, non ne sono più padrone. Vivo in un cubo di reclusione ilica che non favorisce alcun progredire, ma che facilita una regressione. Vivo, o forse sopravvivo, nella consapevolezza che tutto prima o poi passa nella speranza di qualcosa di completamente nuovo, in arrivo per tutti.
“E cercherà di mutare i Tempi e la Legge.” — Daniele 7:25 —
La Contro-Iniziazione è una realtà che per quanto impalpabile si basa comunque su poteri e capacità effettive, che spesso oltrepassano la comune comprensione dell’essere umano, manifestandosi nel Mare Magum della “Magia”. La “Contro-Iniziazione” è un’operatività spirituale al “rovescio”. È una degenerazione che prende vita da un atto di volontà che, procedendo dalla “Sorgente”, di cui fa parte ogni Tradizione, manifesta nel mondo un elemento oscuro e deviato: l’azione dell’”Errore” primordiale. Questa Contro-iniziazione è l’iniziazione degenerata e snaturata (contro l’Ordine Naturale) che allontana invece di avvicinare ogni essere all’Assoluto, al Principio Primo senza secondo. L’atto di ribellione originale, contro L’INTELLIGENZA COSMICA, è la causa dell’Errore – uno iato profondo che si realizza attraverso un processo “inverso”, con la manipolazione degli elementi di ordine sottile all’interno delle Vie Tradizionali. L’Errore è la causa della perdita di contatto diretto con la “Sorgente”, che determina l’impossibilità di ricollegarsi, in maniera spontanea e naturale, agli stati sovra-umani. La Contro-Iniziazione opera in maniera concreta, così come sono concreti i suoi risultati – essa non è solo metafisica.